Howells: Organ Music. Rhapsody & Psalm-Prelude

Herbert Howells (1892–1983) è stato un esponente della cosiddetta English Musical Renaissance, un periodo storico compreso tra la fine del diciannovesimo e l’inizio del ventesimo secolo.Le sue opere per organo, che abbracciano una vasta gamma di stili e stati d'animo, mostrano la sua profonda comprensione delle capacità dello strumento. Le sue composizioni spesso intrecciano ricche armonie, intricati contrappunti e un profondo senso di spiritualità, riflettendo sia le sue esperienze personali che il più ampio contesto culturale del suo tempo.

Herbert Howells (1892–1983) è stato un esponente della cosiddetta English Musical Renaissance, un periodo storico compreso tra la fine del diciannovesimo e l’inizio del ventesimo secolo.Le sue opere per organo, che abbracciano una vasta gamma di stili e stati d'animo, mostrano la sua profonda comprensione delle capacità dello strumento. Le sue composizioni spesso intrecciano ricche armonie, intricati contrappunti e un profondo senso di spiritualità, riflettendo sia le sue esperienze personali che il più ampio contesto culturale del suo tempo.

Brani | Elenco Tracce

Herbert HOWELLS (1892–1983) 


1. Rhapsody No. 1 in D-Flat Major, Op. 17
2. Rhapsody No. 2 in E-Flat Major, Op. 17
3. Rhapsody No. 3 in C-Sharp Minor, Op. 17 
4. From 6 Pieces for Organ: I. Preludio “sine nomine”
5. From 6 Pieces for Organ: II. Saraband “in modo elegiaco” 
6. From 6 Pieces for Organ: III. Master Tallis’s Testament
7. Psalm–Preludes No. 1 in D Minor, Op. 32
8. Psalm–Preludes No. 2 in E-Flat Major, Op. 32
9. Psalm–Preludes No. 3 in C Minor, Op. 32

 

Info

Registrato il 22 e 23 marzo 2022 presso la chiesa del PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere) - Casa natale di Papa Giovanni a Sotto il Monte Giovanni XXIII (Bergamo).
Recording & Editing: Maurizio Paciariello
© 2023 Brilliant Classics 
 

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Recensioni

Un organo italiano per avvicinarsi a Herbert Howells (1892-1983), uno dei rappresentanti del revival della musica britannica del XX secolo?! Solo che lo strumento di questo santuario dedicato a Papa Giovanni XXIII, originario di questa terra lombarda, proviene da una chiesa londinese dove fu originariamente costruito nel 1911 da Thomas Christophe Lewis, prima di essere restaurato e installato nel 2015 a Sotto il Monte. Questo per quanto riguarda la garanzia di autenticità di questa lavorazione, che il libretto descrive come una sintesi tra l'estetica tedesca (Schulze) e quella francese (Cavaillé-Coll), nell'ambito della tradizione inglese. L'ampia acustica del luogo corrisponde al linguaggio della cattedrale che si addice alle pagine qui trattate, che coprono la giovinezza e la maturità stilistica del compositore. Alcuni vecchi volumi dedicati a Howells sotto le etichette Vista o Priory, alcuni rari album monografici in edizioni relativamente limitate, tradiscono l'isolamento discografico di questo repertorio insulare. Siamo quindi grati ad Adriano Falcioni per averlo promosso su un'etichetta dal vasto pubblico. Adriano Falcioni ha fatto di questo periodo cruciale verso l'avvento sinfonico una specialità. Senza cadere in blande lavature, le sue qualità di paziente architetto e suggestivo pittorialista si incarnano nella presente antologia, in un quadro ricco di colori e atmosfere, che contorna finemente la vena contemplativa delle opere.

(Christophe Steyne)